Ecco una compilation di trans che sborrano da soli o in compagnia...buona visione e buon divertimento:
lunedì 30 novembre 2009
sabato 28 novembre 2009
mercoledì 25 novembre 2009
sempre Areeya
martedì 24 novembre 2009
Trans e trav
Areeya
lunedì 23 novembre 2009
Asiatiche
domenica 22 novembre 2009
Tamponamento
RImmango in tema con la serata un bel racconto lesbo preso sempre da annunci 69:Il caso, il destino, la fatalità. Sono eventi che ci sovrastano ed a volte ci portano a vivere emozioni a volte anche belle.
Primi giorni di aprile. Sono in macchina di buon mattino per andare a lavorare. Una ragazza distrattamente attraversa la strada. Sono costretta a frenare. Un attimo e poi una botta, non violenta per fortuna, nel dietro dell’auto.
Scendo per vedere i danni come del resto fa chi mi è venuto addosso. La donna che mi ha tamponato comprende la mia necessità di frenata e come a giustificarsi dice: non ho fatto in tempo a fermarmi.
Mettiamo le auto di lato. Ci scambiamo i numeri di telefono e di targa con la promessa di risentirci nel pomeriggio.
Durante il pranzo ne parlo con Sergio. Telefona in officina. Andiamo. Il danno della mia auto è solamente nella rottura del paraurti posteriore. Spesa € 100 per amicizia.
Rientrata a casa chiamo chi mi ha tamponato. Il suo nome è Valeria. È ancora dispiaciuta ed appena conosciuto il mio danno mi fa: mi accompagni in questa officina? Perché dove sono andata io mi hanno detto che il tuo danno poteva essere quantizzato in almeno 300 euro. Se è come dici tu non faccio neppure la denuncia all’assicurazione.
Fissiamo appuntamento per l’indomani. Risultato: il suo danno è leggermente superiore al mio. Decide di fare riparare pure lei l’auto nella stessa officina.
Andiamo al bar. Nel mentre sorbiamo un the parliamo di tante cose e vengo a conoscenza che ha 49 anni, due figlie: una di 26 anni che lavora e convive in Svizzera ed una di 24 che studia e lavora a Milano. Da due anni è stata abbandonata dal marito, un medico, che si è messo con una collega di 25 anni più giovane di lui, e che ora ha 54 anni.
Pure io le parlo di me; rendendoci conto che insieme stiamo bene decidiamo di rivederci quanto prima.
Siamo in un elegante bar del centro città. Oramai siamo entrate in piena sintonia, parliamo di noi come se ci conoscessimo da vecchia data. Abbiamo raggiunto la piena confidenza e rispondendo ad una sua precisa domanda: “ti piacerebbe farlo con una donna?” le confido di averlo già fatto più di una volta con una mia amica e che mi fare l’esperienza con una donna diversa. Lei mi guarda con i suoi grandi occhi verdi ed avvicinandosi a me mormora: “io non l’ho mai fatto con una donna ma non ti nascondo che mi piacerebbe tanto provare … con te.
La guardo dritta negli occhi e, senza falsi pudori, sinceramente le dico che mi intrigherebbe molto avere un rapporto fra noi due.
Stabiliamo d’incontrarci fra due giorni. A
me sta benissimo perché è giovedì e finisco di lavorare presto.
L' incontro è per le 15 ma già in mattinata sono tutta elettrica. Lavoro con poca voglia consultando spessissimo l’orologio.
Lei abita a poche centinaia di metri da casa mia. Alle 12,30 sono già a casa. Frugale pranzo e poi … a prepararmi.
Appena inizio a spogliarmi incomincio ad eccitarmi all' idea di quello che da li a poco succederà. Sarà bello? Mi piacerà? Sarà come con Marina? L’eccitazione cresce ed in breve mi ritrovo tutta bagnata. Risultato: dopo essermi lavata debbo rilavarmi perché la mia fica non vuole saperne di stare tranquilla e si esprime emettendo copiosi umori.
Altro dilemma: cosa indossare? Mi vesto e mi svesto per tre volte di seguito. Nulla sembra andare bene. Sex? Seria? Casual? Faccio le prove ma non riesco a trovare quello che possa soddisfarmi. Alla fine decido per un completo slip - reggiseno celeste. Il reggiseno è a balconcino, lo slip molto sgambato e trasparente. Calze: autoreggenti color carne. Un top bianco di seta, molto scollato e corto, lascia generosamente in evidenza il seno pieno e l’incavo a conchiglia dell’ombellico. Per completare: un tailleur nero. La gonna corta, ma non troppo, ha un profondo spacco laterale che lascia vedere buona parte della tornita coscia. La giacca ha un solo bottone che si affibbia alla vita. Un paio di scarpe, pure nere, con tacco da sei centimetri completano l’abbigliamento. Vista la temperatura un leggero cappottino color crema completa il mio abbigliamento.
Questo incontro l’ho voluto ma ora provo una sensazione indecifrabile. È un misto tra ansia, apprensione, … o forse è vergogna? Caccio via subito l’idea della vergogna. Ripenso a quanto successo con Marina e vengo alla conclusione che è ansia causata dalla programmazione. Con Marina è sempre successo casualmente senza avere avuto il tempo di riflettere, questo incontro invece è stato programmato.
Finalmente, datami una giustificazione del mio stato, mi tranquillizzo e passo con decisione a curare il mio aspetto.
Poco trucco agli occhi, niente rossetto ma un pò di lucidalabbra, qualche goccia di profumo molto delicato.
Puntualissima suono al portone. Sesto piano scala B mi dice la sua voce calda. Uscendo dall’ascensore vedo la porta aperta e lei che mi aspetta con un sorriso sulle labbra.
È bellissima! Il suo sorriso mi trasmette subito serenità e sicurezza. Ci abbracciamo e ci baciamo sulle guance. Rinchiusa la porta mi precede in salotto. È una bella stanza, vasta e arredata con molto buon gusto. Tappeti raffinati. Mobili, divano e poltrone sono veramente di buon design. Molti quadri alle pareti. Tra tutti mi colpisce una bellissima litografia di Cascella: veduta di Portofino.
Mi aiuta a togliere il cappotto che poggia con cura su una poltrona. Poi mi invita, con un delicato cenno, a sedermi sul divano. Lei prende posto accanto a me.
Mi prende una mano tra le sue e sta per parlare. Subito, però, come a ricordarsi di qualcosa, si alza e mi chiede se gradisco qualcosa. Rispondo: “quello che prendi tu va bene pure per me”.
Si allontana e mi alzo per seguirla. Solo ora mi accorgo che indossa un’aderente gonna blue ed una camicetta bianca, generosamente sbottonata. Niente calze. Scarpe con tacco medio completano il suo abbigliamento. Pure lei è pochissimo truccata.
Mi sento affascinata e resto ad aspettarla in piedi. Rientra con un vassoio e dei bicchieri colmi di succo di arance rosse. Osservandola, mentre si avvicina, noto che non indossa reggiseno. Me lo lasciano intuire la camicetta, generosamente aperta, e la macchia scura dei capezzoli che traspare chiaramente attraverso la delicata stoffa.
Mi porge un bicchiere. La ringrazio e nel risedermi sul divano la gonna, anche con mia volontà, sale vorticosamente oltre le autoreggenti. Risultato: non solo la carne nuda delle mie cosce è visibile ma anche le mutandine.
Nel bere la bevanda ci osserviamo intensamente a vicenda. Valeria si alza per posare i bicchieri vuoti. Poi si siede accanto a me, talmente vicina che posso percepire il calore della sua coscia trasmesso alla mia. È un attimo. Ella ruota il suo corpo verso di me, prende tra le sue una mia mano e poi, sempre sorridendo poggia delicatamente le sue labbra sulle mie.
Quasi subito si scosta leggermente. Forse vuole vedere la mia reazione. Ora, però, sono io che la cingo con le mani al collo e porto le me labbra dischiuse sulle sue. La mia lingua penetra decisamente nella sua bocca scandagliandone gli antri, anche quelli più reconditi. Ella, senza imbarazzo, ricambia e le nostre lingue intrecciandosi ci fanno capire che siamo pronte a tutto.
Potrebbe essere l’inizio del nostro pomeriggio ma subito ella si scosta un poco ma rimanendo sempre seduta, vicinissima a me, inizia a parlarmi di lei.
Vengo a conoscenza della sua vita. Dopo un flirt a sedici anni, che dura poco meno di un anno, a diciotto conosce l’uomo con la quale due anni dopo si sposa. Praticamente arriva al matrimonio quasi vergine. Il quasi per un rapporto col primo ragazzo che non riesce a romperle del tutto l’imene.
I suoi rapporti con il marito, molto contento di averla trovata vergine, sono intensi agli inizi. Poi iniziano a diradarsi e diventano molto sporadici dopo la nascita della seconda figlia. Vengo a conoscenza che il suo buco di dietro è ancora vergine. Il marito mai si è interessata al suo culo neppure con le dita.
Le sue parole mi eccitano molto e le apro completamente la camicetta. Le sue tette, non molto grosse ma ancora ben erette, vengono fuori mostrando i due scuri capezzoli grossi, lunghi e duri. Vedendoli non posso fare a meno di poggiare le labbra ed iniziare a suggerli. Li succhio con vigore facendo entrare nella mia vorace bocca non solo l’areola ma parte della mammella. La sento gemere mentre le sue mani si insinuano sotto la mia gonna.
Dischiudo le cosce in modo da favorire le sue mani che non tardano a poggiarsi sul mio pube. Dopo avermi un poco palpata mormora: l’hai depilata? Accenno di sì continuando a succhiarle le tette. Un brivido mi percorre tutta non appena percepisco che le sue dita scostano lo slip e si insinuano nella mia calda fenditura già abbondantemente umida.
Mi costa molto lasciare i dolcissimi capezzoli ma è necessario perché la nostra eccitazione richiede esplorazioni più profonde.
Sono io che le tolgo completamente la camicetta. Poi abbasso la gonna e mi rimane di fronte con un minuscolo perizoma bianco. Ammiro la sua vita affusolata che fa risaltare meravigliosamente i prosperosi fianchi con le sode natiche. Le mie dita sollevano, delicatamente, il bordo del tanga e lo tirano giù con decisione. Mi si presenta di fronte il suo ventre piatto dove troneggia il pube ornato di pelo nero, ben curato e accorciato, che lascia decisamente vedere lo spacco maestoso della fica carnosa e pulsante per l’eccitazione.
La osservo attentamente sia davanti che dietro e non posso trattenermi dal carezzarle il culo rotondo e la carnosa fica. Il suo corpo vibra di desiderio mentre la sua pelle inizia ad accapponarsi.
Ma Valeria si scosta leggermente e, baciandomi sulle labbra, esprime il desiderio di volermi spogliare. Accetto e mi affido totalmente a lei.
Prima mi toglie la giacca. Sgancia il reggiseno e non può trattenersi dal carezzarmi le tette che immediatamente svettano fuori offrendosi al suo sguardo e alle sue carezze. Non ci vuole molto e in poco tempo pure io resto completamente nuda offrendo il mio corpo ai suoi sguardi estasiati.
Restiamo, non so per quanto tempo, di fronte ad ammirarci vicendevolmente. Sembra che ognuno di noi voglia memorizzare il corpo dell’altra. Siamo ferme l’una di fronte all’altra. Solamente le mani si muovono alla ricerca di particolari parti del corpo.
Valeria per prima si scuote dal torpore che ci ha preso e con decisione mi guida nella stanza da letto.
La finestra è aperta ma le tende tirate ci danno una buona privacy e la luce che filtra ci permette di scrutare come vogliamo i nostri corpi.
Mi riempio gli occhi a guardare la sua fica con il pelo ben curato mentre ella mi carezza il pube estasiata d’averlo trovato senza peli.
Mi stendo sopra di lei nel classico 69. Le mie dita penetrano dentro il suo sesso palpitante tanto che posso vedere le piccole labbra, tutte fuori e gonfie, che si dischiudono offrendosi alle mie carezze.
Non mi trattengo: prima un dito, poi due, poi tre, … è tutta bagnata e non faccio nessuna fatica a farle penetrare dentro tutta la mano. Ella geme ed aumenta i suoi rantoli non appena con la lingua le lecco, per tutta la lunghezza, prima le grandi labbra, poi le piccole molto turgide ed infine le titillo il suo clitoride irto e duro che si spinge fuori dalle labbra come un piccolo cazzo. Debbo convenire che Valeria ha le parti erettili del suo corpo (capezzoli e clitoride) molto sviluppati e che si ergono decisamente quando vengono eccitati.
La mia bocca gioca con il suo sesso carnoso e palpitante mentre con le dita le stuzzico il buco del culo. Il suo ansimare mi fa capire che le piace e spingo il giuoco fino all’estremo. Mi fermo solamente quando la mia bocca viene riempita dal caldo nettare che la sua vulcanica natura emette abbondantemente.
Ora è lei che gioca con la mia vulva. Le sue dita mi entrano dentro e mi titillano il clitoride. Sento la sua lingua che mi lecca la vagina e le mie membra vengono percorse da brividi di piacere. Una intensa scossa si parte dalla mia spina dorsale e dopo avere attraversato tutto il corpo va a localizzarsi nel posto dove il mio desiderio è più intenso: nella fica oscenamente aperta.
Le inondo la bocca con i miei succhi asprigni, che abbondantemente fuoriescono dalle mie viscere, e che ella con ingordigia lecca ed ingoia . Valeria sospira di ebbrezza mentre le sue dita mi sditalinano il clitoride e mi trastullano il buco del culo.
I nostri corpi s’intrecciano ora in modo armonioso ora in modo lascivo. Bellissima è la sensazione che provo quando incrociando le cosce percepisco i peli della sua fica che strusciano sulla mia. Sento i nostri umori che si mescolano in uno solo. Le mani scorrono sulla pelle tutte pronte a dare e prendere il massimo del piacere. Al culmine del godimento i nostri corpi vibrando ci portano alla soglia dell’ennesima venuta ed esauste e tremanti veniamo copiosamente. Finalmente ci fermiamo facendo aderire i nostri corpi nudi in un contatto che molto gradiamo.
Dopo esserci lavate, restando nude, ci rifocilliamo mangiando dei dolcini e bevendo un the caldo.
Allora ricordandomi che Valeria ha il culo vergine mi metto dietro di lei ed inizio a carezzarglielo. Ella non si scompone. Capisce le mie intenzioni ed arcua il busto in modo da offrire il suo rotondo fondoschiena alle mie sensuali carezze.
Con le mani apro delicatamente, ma con decisione, le sue natiche. Ammiro il suo buchetto rosato e non posso trattenermi dal leccarlo. Il suo corpo è percorso da un brivido non appena la mia lingua sfiora il suo rosato ano. Le allargo le cosce in modo da potere introdurre le dita nella fica. L’ha bagnata e trasporto parte del liquido nel buco di dietro. Per ogni evenienza metto della saliva nel medio e lentamente inizio a farlo entrare nel suo buchetto vergine. La sento sospirare e senza indugiare spingo a fondo. I suoi mugugni e sospiri mi fanno intuire che posso andare avanti. Allora inizio un movimento di va e vieni dalla fica al culo e viceversa ed ogni volta affondo sempre di più le dita con il risultato di sentirla gemere sempre più forte. Penso che sia arrivato il momento di raddoppiare le dita. Dopo avere bene inzuppati indice e medio dentro la sua fica li caccio con decisione dentro il suo bel culetto. Emette un grido ma capisco che non è di dolore. Dalla sua bocca escono esclamazioni di goduria e mi implora di non fermarmi e di continuare e scandagliarle il culo. Eseguo i suoi desideri e le ficco dentro tre dita. I suoi lamenti diventano sempre più alti mentre dalla fica le escono abbondanti fiotti d’umore che le bagnano le cosce. Geme, gode e viene continuamente rantolando come una gatta in calore. Il suo corpo vibra continuamente e al culmine del piacere un vigoroso sussulto mi fa capire che sta godendo da pazza mentre dalla sua bocca escono, senza ritegno, grida di goduria che rappresentano chiaramente il suo stato di ebbrezza.
Restiamo a lungo una accanto all’altra sdraiate sul letto. Sento il suo respiro regolare e sono sicura che pure lei sente il mio. Una sua mano si posa sulle mie tette. Si solleva sedendosi sul letto e mi invita a mettermi nella stessa posizione. Siamo di fronte l’una all’alta. Mi osserva e poi fissandomi negli occhi dice: grazie Milly! È stato bellissimo! Mai avevo goduto tanto! Sei stata brava! Mi hai fatto godere da pazza! Mi farai ripetere questa bella esperienza?
Al mio sì! deciso faccio seguire un bacio in bocca che sicuramente è più chiaro di qualsiasi affermazione, parola o discorso. Pure io dico: grazie Valeria! Sei stata grande! Mi è piaciuto tantissimo!
Ci abbracciamo con vigore e stretta ad ella posso percepire lo strofinamento delle mie tette sulle sue. È tardi e dobbiamo, purtroppo, fermarci.
Rientrando a casa a piedi ripenso a quanto fatto con Valeria. Ancora una volta mi ripeto che è stato bellissimo e sicuramente da ripetere. Nella mia testa, però, inizia a frullare un’idea. Quale? … idea pazza!!! ... sicuramente intrigante …
Milly
Lesbiche
Mi è stato richiesto e quindi soddisfo questa richiesta ecco a voi qualche foto di belle ragazze lesbiche...presto anche un fantastico video...
sabato 21 novembre 2009
L'inculata
ECCO UN RACCONTO PRESO DA ANNUNCI 69:
Mi presento: Sono un avvocato di anni 38, alto m.1,75,fisico tonico, capelli castani ed occhi verdi. Da sempre mi sono piaciuti i culi, ogni mio rapporto sessuale è un'alternanza tra fica e culo, fino a venire in quest'ultimo. Non sono mai stato con un trans fino a qualche giorno fa, quando,da un sito internet, ho visto un trans bellissimo di nome Carla con foto molto eleoquenti.
Ho telefonato ed ho preso appuntamento per il giorno successivo alle ore 15. Tutta la notte, pensavo all'appuntamento e preso dall'eccitazione per le belle foto viste, mi sono messo ad inculare la mia compagna.
Premetto che la mia compagna è molto bella, capelli biondi ondulati, ogni verdi, altezza 1,80, tette 4 misura ed un culo da fare arrapare un monaco.Baci, sessantanove, con leccate alla figa e leccate del buchetto con insalivazione in abbondanza. La mia compagna forse mai mi aveva visto cosi arrapato e mentro eseguivo la mia super prestazione mi è venuta in bocca per due volte. I sui umori mi riepivano la bocca, più leccavo e più lei sborrava nella mia bocca, fino a quando girata di lato, Lei stessa si è preso il mio cazzo e lo ha infilato in culo con fare deciso. Il mio cazzo lungo circa cm.18 per un diametro di cm.3, usciva ed entrava a ritmo frenetico, mentre con una mano le stringevo una tetta e con l'altra le sgrillettavo il clitoride.La figa si bagnava sempre di più, ed aumentando il ritmo lei gemeva dicendomi che stava venendo anche di culo,ululava pregandomi di venirle dentro, fino a quando, oltre al cazzo ho inserito nel culo un dito che facevo andare in modo rotatorio.
Dopo pochi minuti la mio sborra gli riempiva il culo e fuoriusciva in abbondanza, lei eccitata come mai, si è alzata e messa con il culo sopra la mia bocca e mi pregava di leccarglielo fino a farla venire di nuovo di figa. Completamente bagnata dal sudore, mi chiedeva come mai tutta quella foga in un rapporto che di solito facevamo ogni giorno.Certamente, non potevo svelare il mio segreto.
Il giorno successivo alle ore 15 mi sono recato all'appuntamento, suono alla porta e mi si presenta davanti uno spettacolo unico. Lei molto più alta di me, con un seno ben fatto,capelli biondi lunghi,un culo da urlo ed uun cazzo in erezione di almeno 22cm.
Mi bacia in bocca e con una mano mi tocca il cazzo già in tiro,mi fa accomodare in camera da letto ed inizia la danza. Prima mi mette il cazzo in bocca, cosa che non avevo mai provato, sentivo la sua pelle liscia e l'aumentarsi di volume,le lecco le palle e poi passo al buco del culo. Insalivazione e lingua Adv
completamente dentro, presa dall'eccitazione, lei si mette il mio cazzo in bocca e comincia a sbocchinarmi a ritmo frenetico,la prego di fermarsi se no vengo subito.
La prendo prima di lato e dopo averle smanettato il cazzo,mi metto un profilattico e piano piano comincio ad entrare, sento lo sfintere che si dilata e comincia ad accogliere il mio uccello, comincio lentamente ad andare su e giù, mi sentivo il sangue alla testa ed un'eccitazione mai avuta, la faccio girare con il ventre in giù e la pompo da sopra, lei ansimava e mi chiedeva sempre più forte, la rigiro con la schiena sul letto è la scopo davanti con il mio cazzo sotto il suo e le gambe sulle mie spalle, smanettandogli l'uccello che aveva preso notevole dimensioni, mi abbasso su di lei e mentre la bacio in bocca,vengo copiosamente nel suo culo. A questo punto, Lei mi dice che vuole ancora continuare perchè non è venuta, allora per lo stesso prezzo, mi dice che mi vuole inculare. Sinceramente, mi sono subito opposto perchè oltre al fatto che no lo avevo mai fatto, avevo paura del dolore e che eventuali macchie di sangue avrebbero fatto insospettire la mia compagna. Lei inizia a baciarmi di nuovo in bocca, mi fa girare e comincia ad insalivarmi il buco del culo, il mio cazzo si indurisce di nuovo ed ho voglia di scoparla, ma lei non si ferma, continua a leccarmi il buco del culo.Ad un certo punto ho visto che a preso una bottiglia di crema e mentre con un dito mi toccava il buchetto ancora vergine, con l'altra mano metteva la crema sul suo cazzo.Non credevo che lei mi inculasse, infatti,io ancora dicevo di no. Ad un certo punto,giratomi di lato, con un colpo secco me lo ha infilato profanandomi lo sfintere e facendomi un dolore atroce, per il quale le ho morso un braccio.Lei mi teneva ben stretto e più gridavo e lei più affondava, fino a quando lo sentivo andare su e giù.
Avevo una sensazione di pieno, tutto il dolore di prima ora era piacere, mi stantuffava a ritmo cadenzato, toccando con una mano il mio petto e con l'altra il cazzo e le palle. Dopo mezzora mi sentivo il buco del culo dilatata ed umido, lei esce, si toglie subito il profilattico e mi mette il cazzo in bocca, una sborrata che la mia bocca non riusciva a trattenere, mi bacia e si riprende in bocca la sua sborra. Dopo la sensazione di pieno, mi sentivo il buco del culo vuoto e largo. Sul suo profilattico c'erano macchie di sangue, comunque alla fine il piacere ha superato il dolore.
Mi ha lavato e mi ha detto che era felice di avere sverginato il mio culetto.
Da quel giorno, dopo ogni rapporto anale è la mia compagna che si infila la cinghia con il cazzo di plastica, per possedermi e farmi felice. Lei crede che la prima volta il mio culo è stato suo.
Grazie Carla.
Mi presento: Sono un avvocato di anni 38, alto m.1,75,fisico tonico, capelli castani ed occhi verdi. Da sempre mi sono piaciuti i culi, ogni mio rapporto sessuale è un'alternanza tra fica e culo, fino a venire in quest'ultimo. Non sono mai stato con un trans fino a qualche giorno fa, quando,da un sito internet, ho visto un trans bellissimo di nome Carla con foto molto eleoquenti.
Ho telefonato ed ho preso appuntamento per il giorno successivo alle ore 15. Tutta la notte, pensavo all'appuntamento e preso dall'eccitazione per le belle foto viste, mi sono messo ad inculare la mia compagna.
Premetto che la mia compagna è molto bella, capelli biondi ondulati, ogni verdi, altezza 1,80, tette 4 misura ed un culo da fare arrapare un monaco.Baci, sessantanove, con leccate alla figa e leccate del buchetto con insalivazione in abbondanza. La mia compagna forse mai mi aveva visto cosi arrapato e mentro eseguivo la mia super prestazione mi è venuta in bocca per due volte. I sui umori mi riepivano la bocca, più leccavo e più lei sborrava nella mia bocca, fino a quando girata di lato, Lei stessa si è preso il mio cazzo e lo ha infilato in culo con fare deciso. Il mio cazzo lungo circa cm.18 per un diametro di cm.3, usciva ed entrava a ritmo frenetico, mentre con una mano le stringevo una tetta e con l'altra le sgrillettavo il clitoride.La figa si bagnava sempre di più, ed aumentando il ritmo lei gemeva dicendomi che stava venendo anche di culo,ululava pregandomi di venirle dentro, fino a quando, oltre al cazzo ho inserito nel culo un dito che facevo andare in modo rotatorio.
Dopo pochi minuti la mio sborra gli riempiva il culo e fuoriusciva in abbondanza, lei eccitata come mai, si è alzata e messa con il culo sopra la mia bocca e mi pregava di leccarglielo fino a farla venire di nuovo di figa. Completamente bagnata dal sudore, mi chiedeva come mai tutta quella foga in un rapporto che di solito facevamo ogni giorno.Certamente, non potevo svelare il mio segreto.
Il giorno successivo alle ore 15 mi sono recato all'appuntamento, suono alla porta e mi si presenta davanti uno spettacolo unico. Lei molto più alta di me, con un seno ben fatto,capelli biondi lunghi,un culo da urlo ed uun cazzo in erezione di almeno 22cm.
Mi bacia in bocca e con una mano mi tocca il cazzo già in tiro,mi fa accomodare in camera da letto ed inizia la danza. Prima mi mette il cazzo in bocca, cosa che non avevo mai provato, sentivo la sua pelle liscia e l'aumentarsi di volume,le lecco le palle e poi passo al buco del culo. Insalivazione e lingua Adv
completamente dentro, presa dall'eccitazione, lei si mette il mio cazzo in bocca e comincia a sbocchinarmi a ritmo frenetico,la prego di fermarsi se no vengo subito.
La prendo prima di lato e dopo averle smanettato il cazzo,mi metto un profilattico e piano piano comincio ad entrare, sento lo sfintere che si dilata e comincia ad accogliere il mio uccello, comincio lentamente ad andare su e giù, mi sentivo il sangue alla testa ed un'eccitazione mai avuta, la faccio girare con il ventre in giù e la pompo da sopra, lei ansimava e mi chiedeva sempre più forte, la rigiro con la schiena sul letto è la scopo davanti con il mio cazzo sotto il suo e le gambe sulle mie spalle, smanettandogli l'uccello che aveva preso notevole dimensioni, mi abbasso su di lei e mentre la bacio in bocca,vengo copiosamente nel suo culo. A questo punto, Lei mi dice che vuole ancora continuare perchè non è venuta, allora per lo stesso prezzo, mi dice che mi vuole inculare. Sinceramente, mi sono subito opposto perchè oltre al fatto che no lo avevo mai fatto, avevo paura del dolore e che eventuali macchie di sangue avrebbero fatto insospettire la mia compagna. Lei inizia a baciarmi di nuovo in bocca, mi fa girare e comincia ad insalivarmi il buco del culo, il mio cazzo si indurisce di nuovo ed ho voglia di scoparla, ma lei non si ferma, continua a leccarmi il buco del culo.Ad un certo punto ho visto che a preso una bottiglia di crema e mentre con un dito mi toccava il buchetto ancora vergine, con l'altra mano metteva la crema sul suo cazzo.Non credevo che lei mi inculasse, infatti,io ancora dicevo di no. Ad un certo punto,giratomi di lato, con un colpo secco me lo ha infilato profanandomi lo sfintere e facendomi un dolore atroce, per il quale le ho morso un braccio.Lei mi teneva ben stretto e più gridavo e lei più affondava, fino a quando lo sentivo andare su e giù.
Avevo una sensazione di pieno, tutto il dolore di prima ora era piacere, mi stantuffava a ritmo cadenzato, toccando con una mano il mio petto e con l'altra il cazzo e le palle. Dopo mezzora mi sentivo il buco del culo dilatata ed umido, lei esce, si toglie subito il profilattico e mi mette il cazzo in bocca, una sborrata che la mia bocca non riusciva a trattenere, mi bacia e si riprende in bocca la sua sborra. Dopo la sensazione di pieno, mi sentivo il buco del culo vuoto e largo. Sul suo profilattico c'erano macchie di sangue, comunque alla fine il piacere ha superato il dolore.
Mi ha lavato e mi ha detto che era felice di avere sverginato il mio culetto.
Da quel giorno, dopo ogni rapporto anale è la mia compagna che si infila la cinghia con il cazzo di plastica, per possedermi e farmi felice. Lei crede che la prima volta il mio culo è stato suo.
Grazie Carla.
cambio di genere
Ecco qui il primo cambio di genere rispetto al titolo del blog si passa a delle belle sborrate in faccia intanto un piccolo assaggio con 3 foto poi se piace approfondirò il tema...
il primo video!!!!
Ho aperto oggi il blog ed ecco a voi il primo video di una lunga serie...ovviamente riguarda i trans perchè oggi ho iniziato in questo modo però per gli altri accetto volentieri suggerimenti sul genere del video da pubblicare (il discorso vale ovviamente anche per le foto e per qualsiasi tipo di materiale che abbiate piacere di vedere qui dentro...)
In questo video una bellissima trans bionda sborra in faccia ad una ragazza anche lei bionda
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